29/04/08

Storie di ordinaria follia

Non gli si rizzava, niente da fare, da più di un mese niente, nemmeno un piccolo movimento.Nulla.
Lui l'uomo più potente del mondo, il presidente della nazione piu importante de pianeta non riusciva ad avere un erezione degna di nota, era lì, seduto sulla tazza del cesso con le mani in faccia e un aria depresso/delusa.
Sua moglie nella stanza accanto ormai demoralizzata, capita la situazione aveva gia preso la sua dose di pasticche per aiutare il sonno.Lui nel bagno, niente, nemmeno per quella sera avrebbe adempiuto ai doveri coniugali, come ormai da un paio di mesi.
Entrò in camera con l'aria smarrita come quella di quei cani dalle orecchie penzolanti, si buttò come un sacco sul letto, inforcò gli occhiali e per distrarsi dai suoi problemi iniziò a leggere le istruzioni del risico che aveva sul comodino.Alla seconda pagina un sonno profondo e pieno di incubi lo avvolse.
Tic tac tic tac la notte passava e gli incubi del presidente si facevano sempre più realistici e violenti, fantasmi, pirati e neri dal pisello sproporzionatamente grosso lo prendevano in giro nella doccia presidenziale.
La mattina seguente il letto era zuppo di sudore e il presidente si svegliò urlando.
Si distinserò vagamente nelle urla il nome di qualche santo e di qualche ex presidente Democratico.
Era incazzato nero.
Si vesti velocemente e andò, con i suoi consiglieri nel luogo dove si prendono le decisioni più importanti della nazione; il Fast Food in Arnett street.

-Dove cazzo abitano i neri?- le urla erano dirette al suo più fedele consigliere intento a mangiare un hamburger doppio.
-em signor presidente- sgrunt sgrunt -i neri?-
-Si voglio sapere dove abitano quei fottuti neri- Non nominò i pirati e i fantasmi per non esser preso per matto.
-Signore i neri vivono un pò ovunque-
-Allora dichiareremo guerra a Ovunque- Urlò il presidente con alcune patatine che gli uscivano di bocca.
Nessuno disse nulla, il presidente continuò a masticare nervosamente.
La decisione fu presa.
Guerra a Ovunque.

Nel giro di poche ore missili e testate nucleari si armarono da tutta la nazione puntati Ovunque.
Il presidente doveva solo premere il bottone rosso e la guerra sarebbe iniziata.
Schiacciato.
Missili pronti al lancio far 2 minuti.

In quel momento avvenne qualcosa nell'uomo che aveva dichiarato guerra a tutte le nazioni del mondo.Una leggera scossa gli attraversò il corpo e nel giro di pochi secondi il suo coso si alzò come un ponte elevatoio.
Era tornata, la sua erezioe era finalmente tornata, affanculo la guerra, affanculo i neri e affanculo ovunque.
Il Presidente corse a casa da sua moglie, voleva fargli vedere che era ancora in grado di renderla felice.
-Amore, amore dove sei- in cucina niente -amore- niente nemmeno in salotto.L'impazienza del presidente si percepiva nell'aria-Amore dove sei- la sentì parlare nella camera da letto, si precipitò come un uomo con un pene in erezione può precipitarsi dalla moglie.
Aprì la porta la vide che aveva trovato altrove la felicità (Altrove in realtà si chiamava Ramon, il giardiniere cubano)
L'erezione come era comparsa magicamente svani, il presidente, con le mani in faccia, si rinchiuse nel bagno sulla tazza del cesso.
La guerra scoppio in tutto il mondo e il presidente non vide più un erezione in tutta la sua vita.

5 commenti:

mariad ha detto...

e ben gli sta, almeno questo!
cmq è proprio la classica guerra del c...o
:(

Anonimo ha detto...

Ora capisci il perchè si dice: se le donne governassero il mondo... non esisterebbero guerre!!!
...del c***o come dice mariad!
;)

Anonimo ha detto...

...ti dirò che di solito nemmeno io leggo i post che vanno oltre le cinque righe....
a meno che non siano scritti in maniera semplice, scorrevole, e che risultino divertenti... appunto! perchè allora ho letto il tuo?!
he he he!!!! ;0)

Anna ha detto...

Eccheccazzo, nessuno gli aveva parlato del viagra?
La guerra avrebbe potuto farla, come sempre, per esportare la democrazia. OVUNQUE ci sia petrolio.

nespolina ha detto...

IO L'HO LETTA TUTTA MA MI ASPETTAVO UN FINALE PIù DIVERTENTE...

scaricabile il pdf

Ne siete invidiosi come di un pene enorme? Tranquilli, usando il codice qua sotto sarà vostro. No, non il pene.

Super Sindaci